Si tratta di un sistema che funziona, per l’appunto, tramite la formula del risucchio, con vari pezzi da assemblare ed attaccare l’uno all’altro per ottenere il risultato desiderato.
Come funziona
La tecnica della caffettiera a risucchio non appare molto differente rispetto alla realizzazione del caffè mediante la caffettiera a moka. In questo caso, bisogna riempire la parte posteriore di acqua e poi inserire un particolare filtro metallico, dalla caratteristica forma ad imbuto. L’acqua tende rapidamente a riscaldarsi fino a raggiungere una temperatura compresa tra i 90° e i 93°, dando vita ad un caffè di primissima qualità e dal gusto delizioso. Ecco, la nostra caffettiera a risucchio sembra pienamente ricalcare tali principi. Scopriamo insieme il suo procedimento.
Procedimento
Prima di tutto, prendete una vecchia lampadina ed indossate un guanto e una mascherina per motivi di massima sicurezza. Lavorate la lampadina su un foglio di carta vetrata per circa un quarto d’ora e fate in modo che la sua lunghezza si riduca di un terzo. Il suo taglio sarà abbastanza preciso e netto. Togliete il filamento interno di tungsteno e il basamento di vetro centrale utilizzando delle pinze. Ovviamente, non spaccate il vetro esterno.
Prendete poi una seconda lampadina e rimuovetene il fondo sulla carta vetrata, ripetendo la stessa procedura anche per la prima lampadina. Togliete il vetro nero con un cacciavite e le pinze. Ora prendete un contagocce dalla lunghezza di 8 centimetri e separate il vetro dal coperchio di plastica. Attaccatelo sul fondo della lampadina tagliata a due terzi, utilizzando una rondella in acciaio e del silicone per rinsaldare il tutto.
Ora prendete una guarnizione di gomma e con della colla per plastiche attaccatela alla lampadina intera. Servitevi di due portalampade staccando tutti i pezzi, utilizzando la parte alla quale la lampadina viene avvitata. Ritagliate le linguette laterali con delle forbici e unitele con del silicone o del fil di ferro. Inserite entrambe le lampadine, una da una parte e l’altra dall’altra. Ritagliate un piccolo cerchio dai filtri per caffè e inseritelo nella lampadina ritagliata, tenendolo fermo con una rondella di ferro.
Dopo avere costruito un piccolo fornello ad alcol sempre con l’uso di una lampadina, ripiegate un po’ di geomag e attaccatelo sulla bacchetta di ferro del fornello. Attaccate sul geomag le due lampadine e poi riempite di acqua la lampadina intera.
La vostra caffettiera a risucchio funziona sfruttando il vuoto, a differenza di quella classica che agisce a pressione. Prendete una lattina, inserite un paio di gocce d’acqua al suo interno e ponetelo sulla fiamma. Quando il vapore si alzerà, verrà generato il vuoto.
Ora prendete due cucchiai di caffè ed immetteteli nella lampadina superiore, ossia quella tagliata a due terzi. Accendete il fornello ad alcol e ponete la fiamma sotto la lampadina piena d’acqua.
Quest’ultima dal basso salirà verso l’altro e toccherà il caffè, iniziando a farlo ribollire. Il vapore riuscirà a far muovere il caffè contenuto in alto. Dopo 7-8 minuti, il contenitore inferiore aspirerà il caffè e darà vita ad un caffè dal sapore gustoso, con ben poco da invidiare rispetto ad una caffettiera a moka.